L’incontro di Massimo con le Piante Tintorie parte dall’incontro, negli
Anni Novanta, con Corrado Leonardi e Delio Bischi – storici marchigiani
a cui è dovuto il rilancio, in Italia, del guado, la pianta da cui si ottiene un
incantevole blu. Da qui parte la sua volontà di sperimentare, confrontarsi
e recuperare le antiche tecniche tintoriali che hanno permesso di ottenere
colori vegetali, grazie ai quali, nel passato, sono nati variegati capolavori
di arte tessile e pittorica che afferiscono al patrimonio artistico italiano. I
valori che hanno spinto a dedicarsi ai colori naturali, sono stati in origine
quelli di carattere ambientale e culturale: salvaguardare la biodiversità e il
patrimonio vegetale, la storia e la tradizione. Nell’anno 2000 e su micro
scala, dopo un lunghissimo tempo di abbandono dell’intera filiera delle
tinture vegetali, Massimo riesce a riestrarre il
pigmento blu dal guado. Nel 2008, il suo lavoro arriva su vasta scala,
animando il progetto di ricerca industriale P.O.R._MARCHE
“introduzione dei coloranti naturali nel settore tessile/abbigliamento
marchigiano”, co-finanziato dalla Regione Marche attraverso i fondi
strutturali europei e realizzato in rete con importanti Università italiane e
le aziende del settore quali la tintoria Le Group, Arcadia del marchio
commerciale Dondup e il lanificio Cariaggi. Proprio riportando alla luce
e in vita le tinture naturali, nel tempo, Massimo ha potuto contribuire
notevolmente alla nascita e allo sviluppo di affascinanti e
importantissime connessioni tra passato e presente, tra storia e
manifattura, tra arte, turismo e cultura. Che, con il suo entusiasmo, mai si
stanca di alimentare sempre di più e meglio.
Fondatore di TINTÚRA, vi apporta la sua matura conoscenza e la
sua sconfinata passione per le Piante Tintorie, l’esercizio approfondito di
applicazione delle stesse in variegati campi, ovvero la sua esperienza
nello sviluppo di processo e di prodotto dei colori naturali di origine
vegetale nelle diverse filiere dei comparti produttivi manifatturieri:
tessile/abbigliamento, calzature e pelletteria, pitture e vernici per il legno
e interni, materiali termoplastici, cosmetica e non solo.
Rilevantissimo il suo impegno, nei riguardi delle Piante Tintorie,
minuzioso e di cura, sotto il versante agrario, in quello di raccolta di
documentazione, storica ed economica, d’archivio e in quello volto a
stimolare progetti per il riconoscimento e la promozione di distretti
culturali legati al recupero dei coloranti da cui poi far nascere mostre ad
hoc per sensibilizzare sempre più la collettività. Merita citazione,
all’interno del Distretto Culturale Evoluto_ Regione Marche, il percorso
espositivo Tinctoria “la civiltà dei colori”. Una mostra sui Colori Naturali
realizzata a Palazzo Vecchio di Firenze, sede del Laboratorio di Restauro
degli Arazzi _ Opificio delle Pietre Dure _ e replica della stessa presso la
città di Fermo (FM), ad aprile 2018.}
MuseoMix al Museo della Città di Ancona, Novembre 2019. Laboratorio attivo in blu di guado per la maratona creativa.
Coldiretti salone dell’economia circolare, Villa d’Este a Cernobbio (CO), Ottobre 2019. Tinture da scarti orticoli.
Padiglione Coldiretti all’Expo di Milano 2015 Nutrire il pianeta, energia per la vita. Tinture da scarti agricoli, peperone.